domenica 20 novembre 2011

Gita a Potsdam











domenica 13 novembre 2011

Il sole d'autunno






Continuano le giornate di sole a Berlino anche se ora aspetto di vedere la neve... fa freddo si. Ho comprato una bici al mercato di Mauer park, per me è un affare, 50 euro più 25 per modifiche e accessori.



martedì 1 novembre 2011

Autunno berlinese


Tutti i colori dell'autunno a Berlino e i tavoli da ping pong in ogni parco.

Berlino - Tempelhofer Park



Il Tempelhofer Park, da piazza d'armi ad aeroporto fino a diventare un enorme parco di 386 ettari con  un percorso di sei chilometri per andare in bicicletta, per andare sullo skateboard o per fare jogging. Ovviamente non mancano le aeree per le grigliate, il prato per i cani e le aree pic nic.

venerdì 23 settembre 2011

... e si torna


Un anno fa sono partito per il mio viaggio verso est ed è stata senza dubbio l'esperienza più bella della mia vita. Questo blog è stato uno strumento utilissimo di comunicazione e condivisione. Molte delle cose fatte e viste ho cercato di raccontarle e mostrarle attraverso foto e video che rappresentano però una minima parte di quello che ho vissuto in questi mesi. Vorrei anzitutto ringraziare tutte le persone che ho incontrato, gli amici che già conoscevo e i nuovi incontrati lungo il percorso:
Tommaso (Italia), Efrat (Israele), Jon e Stav (Israele), Anatoly (Israele),  Alejandro (Spagna), Amir (Israele), Rawan (Israele), Liana (Israele), gli amici del Alatabeh (Israele), Beeba e Raje (Palestina), Tim e Bryanna (Usa), Helene (Canada), Auda (Egitto), Mòştafà Marie (Giordania),  Akiko, Aoi e Satomi (Giappone), Torbjørn (Norvegia), Michal (Polonia), Shanker (Nepal), Gorak (Nepal), Andy (Australia), Nima e Rajesh (Nepal), Lay Ying (Malesia), Julie e Maëlle (Francia), Charolotte e Vincent (Francia), Alessio (Italia), Anna (Germania), Liran (Israele), Ermanno e Alessia (Italia), Dharmendra (India), Bharat (India), Dmtry (Russia), Marcus (Australia) Jong (Corea), Manu (Nepal), Nicole e Leah (Usa), Hata (Malesia), Lily (Cina), Federico e Andrea (Italia), Chyi (Malesia), Mei Shean (Malesia), Sue Lim (Malesia), Herry (Germania), Theo (Grecia), Artur (Germania), Nada (Usa), Martin (Croazia), Roksana e Katharina (Germania), Vincenzo (Italia), Angela e i suoi amici (Italia), Huong Vu (Vietnam), Marco (Germania), Domininkas e Laura (Lituania),  Veronika e Martin (Rep. Ceca), Neil (Usa), Angel (Spagna), Jill e James (Usa), Regina (Usa), Richard (Usa), Jaime (Messico), Adamo e Monica (Italia), Isabel (Germania), Daniela e Higina (Argentina), Octavio (Messico), Solange (Argentina), Margarita e Roberto (Cuba), Maria e Zac (Usa), Elena (Italia), Luca (Italia), Shay (Israele), Valerie (Usa), Kenneth (Singapore), Nicola (Scozia), Silvia (Italia), David (Spagna), Brendan (Singapore), Clara (Spagna), Yasmin (Germania), Alessandra (Italia) e tutte le altre persone delle quali conservo il ricordo ma non il nome.
Infine visto che nel primo post del viaggio "Si parte!" oltre a fare un saluto generale ho descritto nel dettaglio il contenuto del mio zaino, in questo (forse ultimo) vorrei invece elencare con cosa sono tornato.



Nello zaino riporto:
1 telo doccia e 1 asciugamano in microfibra: utilissimi
7 t-shirt: praticamente tutte nuove, le altre distrutte dal sole
1 pile: utile nei posti freddi Nepal, Nord Vietnam, Nord Thailandia, Berlino
1 felpa: nuova e 1 giacchetta nera Vietnamita
1 maglia e calzamaglia in lana comprate in Nepal
3 camicie: 2 sono nuove
1 paio di sandali: ottimi hanno funzionato benissimo
1 jeans e 2 pantaloni di cotone: 1 è nuovo
2 canottiere
1 costume e 1 bermuda: ho sostituito i bermuda perchè consumati
biancheria intima
1 borsa con caricabatterie e cavetti
1 zanzariera: inutile, mai utilizzata perchè per letto singolo e a forma di tenda
10 m. di corda: divisa in due pezzi da 5m. è ancora più utile
1 paio di sandali infradito: nuovi comprati in india li ho utilizzati più delle altre scarpe...
1 paio di scarpe da trekking: utilissimi in molte occasioni (l'unica scarpa chiusa per quasi tutto il viaggio)
1 paio di ciabatte indiane: nuove e mai usate
1 k-way: indispensabile
1 pigiama: utile quando si dorme negli ostelli
1 borsa di tela: mi ha accompagnato dall'Egitto a New york, quest'ultima l'ho comprata in India
1 borsa impermeabile: comprata in Thailandia ci puoi fare il bagno e non entra una goccia
1 sacco a pelo: utile anche nei posti in cui i materassi non sono puliti
incensi: comprati in vari posti
1 repellente zanzare: il vape elettrico è la cosa più utile di tutte, mi ha salvato il sonno e forse anche la salute
1 kit di posate: inutili, servono solo se si fa camping
1 kit da cucito: utilissimo anche per cucire la collezione di bandiere sullo zaino
2 coltellini svizzeri: uno l'ho avuto in regalo!
1 nastro adesivo: abbastanza utile
1 gel per disinfettare le mani: in India lo usavo anche prima di rollare una sigaretta poi di meno
1 laundry bag: utile
1 borsa con qualche piccolo ricordo
1 borsa medicine: per fortuna non li ho mai utilizzati! nemmeno un problema di stomaco in India
1 sciarpa in cotone: comprata in India è utilizzata anche come pareo e telo da spiaggia
1 cappellino vietnamita: quello che avevo l'ho perso
1 amaca: comprata in Vietnam alcune volte utile
1 bandana: utile in molte occasioni
1 hard drive portabile: per archiviare le foto
2 adattatori universali da viaggio: uno avuto in regalo
1 scatola acquerelli e carta: utilizzati ma non molto
1 rosario messicano e fischietto: mai usati
alcune penne
banconote finte in dollari: comprate in vietnam usate per fare degli scherzi
1 borsino con monete avanzate di varie nazioni
1 borsa da toeletta
regalini berlinesi e libri per imparare il tedesco
(nell'angolo in basso gli abiti che indosso, le scarpe sono nuove)



Nella borsa tracolla (nuova) riporto:
1 felpa leggera
portafoglio
1 blocco appunti
alcune penne
1 netbook 10"
1 bottiglietta d'acqua
passaporto
1 fischietto
1 penna usb
imodium
1 amuleto
cuffie auricolari
gomme da masticare
1 macchina fotografica
cellulare e occhiali da sole

Oggetti persi o abbandonati o regalati
1 cappellino
1 cordino portachiavi: mai usato
1 guida: poi ho usato i pdf delle lonely planet
1 tazza: inutile usata come posacenere e abbandonata in giro
1 catarifrangente: non so che fine abbia fatto
La borsa tracolla nera Lacoste l'ho regalata ai ragazzi nepalesi che mi hanno accompagnato durante il trekking sull'Annapurna.
Il tabacco e l'accendino non li uso più perchè nel frattempo ho smesso di fumare!


martedì 20 settembre 2011

Islanda - Reykjavík e il Golden Circle


Dopo gli States è tempo di ritornare in Europa, per diverse ragioni ho deciso di visitare un paese che mi ha sempre incuriosito soprattutto sotto l'aspetto della luce, l'Islanda. In questo periodo (metà giugno) le giornate dovrebbero essere lunghissime, contrariamente a quanto succede d'inverno che le ore di luce sono molto poche, il 17 giugno poi c'è una festa importante a Reykjavík e il biglietto da New York non costa molto.
Ho deciso di stare poco tempo da queste parti anche perchè il costo della vita è piuttosto alto rispetto al mio budget, ho cinque giorni in tutto per visitare la capitale e fare un giro verso l'interno seguendo l'itinerario giustamente chiamato "golden circle".
Ho cercato un ostello a Reykjavík seguendo i consigli di Hostelworld e hostelbookers ed ho trovato il più "cool" ostello di tutto il viaggio il  Kex, ogni dettaglio è curato, i letti sono super comodi e dotati di piumini d'oca caldissimi (da queste parti servono e come), tutto molto pulito e con un ristorante di qualità che attira clienti anche da fuori. Anche la gente è carina, in ostello come avviene sempre conosco altra gente che come me viaggia e ha tempo per stare tutto il giorno in giro. Leggo sulla bacheca l'annuncio di una ragazza che cerca persone per condividere un auto e fare un gita di un giorno, mi segno e il giorno seguente partiamo per il "golden circle". Siamo in quattro io guido la macchina e con me c'è Valerie (New York), Nicola (Scozia) e  Kenneth (Singapore). Per strada si incontrano poche macchine, daltronde l'isola è estesa un terzo dell'Italia con una popolazione totale  inferiore a quella della città di Genova!
Vedo dei paesaggi totalmente nuovi, immense pianure immerse in un  silenzio irreale, i geyser altissimi circondati da specchi d'acqua bollente e bocche fumanti, le cascate di Gulfoss un altro spettacolo della natura per maestosità e potenza. Immagino come può essere bello quando e tutto neve e ghiaccio.
Il 17 giugno a Reykjavík è festa nazionale in strada praticamente tutta la città, bancarelle, musica dal vivo per tutti i gusti, negozi aperti fino a tardi, sono in giro con Shay un ragazzo israeliano. E' facile fare tardi, praticamente il sole tramonta alle 11,45 e dopo mezzanotte si esce per andare a bere qualcosa, ho sempre la sensazione di andare per un aperitivo, quasi una settimana non basta per abituarsi al non buio. La vita notturna è frenetica i locali sono tutti vicini e si gira a piedi, un sacco di gente semi ubriaca gira per strada e si diverte, è notte fonda ma sembrano sempre le sette del pomeriggio, torniamo a casa senza sonno.
Il sole tramonta sul mare e resta tutta la notte appena sotto l'orizonte colorando il cielo con delle sfumature incredibili, si può stare seduti per ore ad osservare i colori di un tramonto infinto che diventa alba senza che te ne accorgi.





































domenica 17 luglio 2011

New York

Quando si arriva ospite in casa di amici è come approdare su un'isola dopo una lunga navigazione. In questo viaggio sono stato ospite da amici che conoscevo da tempo e da nuovi incontrati lungo il cammino. Sono stato ospite da John e Stav a Tel Aviv, ho dormito ha casa di Beeba a Ramallah, dalla famiglia di Amir a Nazareth, da amici di Lay Ying in Malesia, da Katharina a Berlino, nella grande casa di Jill e Jay a Santa Barbara grazie a Regina, ed ora a New York in uno splendido loft a Brooklyn ospite di Maria e Zac, l'atmosfera è magnifica e qui mi sento come a casa mia.
Passare da Cuba a New York è di nuovo un viaggio agli antipodi come mesi fa dal Mar  morto all'Himalaya. Cammino tanto, ormai sono abituato, se procedo con il mio passo posso camminare tutto il giorno senza problemi, ho attraversato a piedi il ponte di Brooklyn verso Manhattan camminando lungo Broadway fino a Time square, una lunga passeggiata.
Molte cose è come se le avessi già viste, ritrovo la città che era nel mio immaginario, la New York raccontata dai numerosi film qui ambientati, i taxi gialli, i grattacieli, i musei, le strade grandi e affollate, la gente di tutti i tipi e nazionalità e una  sensazione diversa di libertà. Arrivare al tramonto a Time square è uno spettacolo di luci, immagini e colori, per un momento mi è sembrato che qualcuno potesse domandarmi il biglietto d'ingresso...
Trascorro molto tempo a casa, ci sto bene, Maria e Zac lavorano fino a tardi e ci incontriamo la sera per uscire insieme. Andiamo a cena fuori, ad un paio di party ed una sera al bowling, per me è la prima volta,  il posto è immenso, c'è un bel bar e la sala concerti, è molto divertente e ho fatto pure due strike! La zona dove stiamo a Brooklyn mi piace, alcune strade mi ricordano delle vie di Berlino con molti caffè e bar e i ragazzi seduti ai tavoli fuori. Qui rispetto a Manhattan la "velocità" è diversa, mi sento più a mio agio, sembra più facile parlare con le persone, fermarsi a guardare, sedersi in un parco, a Manhattan mi capita di avvertire una sensazione di solitudine non so perchè.
In questi giorni ho avuto modo di rincontrare vecchi amici, ho rivisto Page dopo 13 anni e ho conosciuto il marito e i suoi due splendidi figli, ho incontrato Luca all'inaugurazione della sua mostra fotografica, e rivisto Elena che qui riesce a realizzare i suoi sogni.  
Capisco solo ora perchè tanta gente si innamora di questa città è davvero un posto unico al mondo, assolutamente da vedere e ne è valsa davvero la pena venire, I  NY.