martedì 10 maggio 2011

California, Los Angeles e Santa Barbara


Dopo 13 ore di volo arrivo a Los Angeles da Manila con due ore in anticipo rispetto alla partenza! una sorta di viaggio all'indietro nel tempo... il fuso orario per qualche giorno mi scombina un pò i ritmi ma supero facilmente il jet leg.
Dopo sette mesi di viaggio mi rendo conto che mi muovo con più sicurezza quando arrivo in un paese nuovo, ho meno ansia legata all'arrivo in una situazione diversa ma allo stesso tempo mi accorgo che è come se lentamente svanisse quell'emozione mista a paura che rende la partenza e  l'arrivo più eccitante; passo da Manila a Los Angeles come se avessi viaggiato da Napoli a Bologna, mesi fa avvertivo il cambiamento di nazione come uno spostamento su piano posto ad un livello differente, ora ho come l'impressione di muovermi sulla stessa superficie, come su una serie di punti posti tutti alla stessa quota, l'adattamento alla nuova situazione è più rapido.
Mi fermo solo un giorno a Los Angeles e proseguo subito per Santa Barbara, per incontrare alcuni amici che stanno lì e trascorrere alcune giornate in uno dei miei posti preferiti sulla west coast.
Grazie a Regina sto in una bella casa grande ed accogliente e nel giardino gli uccelli cinguettano, i proprietari sono un medico-musicista  e un'artista, gentili e aperti sono subito a mio agio, le loro passioni invadono la casa piena di strumenti musicali e materiale artistico sparso un pò ovunque in una sorta di disordine creativo.
Richard è ora impegnato in un progetto musicale, sta registrando a Los Angeles il primo disco del gruppo musicale che ha creato, gli SPREEWELLS ed il debutto al Viper Room il 17 maggio a LA, è un peccato non esserci...
Con Regina ho fatto un giro all'università di Santa Barbara UCSB dove lei insegna. Il campus è tutto molto curato, i prati verdi, la spiaggia, oltre alle piste ciclabili alcune apposta per gli skate che è diffusissimo al pari delle biciclette, i dormitori affacciano sul mare sono vicini ad una grande spiaggia. Organizzano tante cose, una sera vediamo un film di Julian Shnabel "Miral" sulla vita di Rula Jebral, c'è anche lei che racconta della sua esperienza di vita e di giornalista in Italia. Una storia toccante non immaginavo...
Da buon italiano ho preparato una sera le pizze siciliane, secondo la ricetta tradizionale che si tramanda nella mia famiglia di generazione... ogni ingrediente è fondamentale, non ne trovo quasi uno, i cubetti di lievito di birra non esistono, trovo invece ovunque la disponibilità e la cortesia delle persone, tutti mi danno ascolto anche a richieste assurde e si fanno in quattro per aiutarmi, la cena è un successo siamo in dieci a mangiare, tutti sono contenti e le pizze le mangeremo anche il giorno dopo.
Anche qui giro in bici e il percorso lungo la spiaggia è uno dei miei preferiti in assoluto, vicino all'acqua mi accorgo che anche l'oceano di volta in volta cambia lingua e carattere in sintonia con gli abitanti del luogo.